Il crollo dell’immagine, il rischio della brand reputation.

Tra le conseguenze di un attacco informatico non ci sono solo i danni economici collegati alla perdita di dati, alle interruzioni dell’attività e dell’operatività aziendale, ma anche il rischio di veder crollare la company brand reputation, considerato quest’ultimo uno dei pericoli maggiori dai CISO Italiani.

Ciò emerge tra gli addetti ai lavori, i danni legati al brand e alla reputazione aziendale possono portare ad altri rischi importanti, con conseguenze negative sia all’interno che all’esterno dell’azienda, oltre chiaramente ad un aumento della concorrenza.

Lo scenario storico attuale è quello in cui gli attacchi informatici alle Aziende sono in forte crescita, sia per la frequenza, sia per la varietà e sia per la sempre maggiore sofisticatezza, mentre si allarga anche il numero dei bersagli, di cui fanno ormai parte le aziende di ogni genere e dimensione. Nel 2020 infatti il 52% delle aziende, ha subito almeno un attacco informatico.

Per gli addetti ai lavori quindi il crollo d’immagine è tra i pericoli maggiori, visto la difficoltà di difendere un asset così particolare, probabilmente più del perimetro fisico dell’azienda.

La reputazione, l’immagine che un brand è capace di restituire di sé all’esterno, serve ad attirare e aiuta a fidelizzare clienti e prospect se risulta violato ne pagano gli azionisti, la fiducia dei clienti e l’immagine pubblica dell’azienda.

Per assicurarsi che vengano applicate politiche e procedure opportune, è essenziale quindi implementarle con controlli periodici. Un piano di Cyber Defence è fondamentale. Nell’ambito della cibersicurezza, chiaramente questo può essere fatto rivolgendosi a un’azienda esterna così da far valutare il livello di sicurezza nella propria azienda.

La protezione dei dati richiede verifiche frequenti, registri dei rischi e mappature dei dati.

La formazione regolare del personale, attraverso presentazioni, e-mail o corsi, dovrebbe essere un must per ogni azienda, in particolare se consideriamo che quattro su cinque delle principali cause di violazione dei dati sono errori umani o di processo.
Ad oggi solo un terzo dei responsabili aziendali può contare su un’assicurazione che copre completamente contro le violazioni di sicurezza e l’impatto finanziario della perdita di dati, nonostante l’81% di loro concordi sul fatto che è “vitale” che la propria impresa sia assicurata contro le violazioni della sicurezza delle informazioni.

Questo problema si collega alla promozione dei valori: se non volete che i vostri dipendenti perdano informazioni o documenti riservati, o li inviino via e-mail ai destinatari sbagliati, dovete spiegare loro perché la protezione dei dati non è solo un requisito legale, ma anche una questione importante per l’azienda: una mossa sbagliata può mettere in discussione la fiducia degli azionisti e dei clienti. Oggi i rischi derivanti dalla criminalità informatica sono inequivocabili e le aziende devono assumersi le proprie responsabilità, dimostrando che la priorità sono i propri clienti.

Come nella vita reale, quindi anche nel Web la Company Brand Reputation riveste un ruolo importantissimo per un’azienda. Nulla va lasciato al caso, anzi va sempre tutelata al meglio, curata in ogni dettaglio e protetta sempre.

Ultimo consiglio, da non sottovalutare: fare sempre del proprio meglio.

Purtroppo, un attacco cyber al giorno d’oggi può capitare ma un’azienda che lavora bene, che mette reale cura sia nel proprio prodotto/servizio che nella propria cybersicurezza, sarà ovviamente meno soggetta anche a crisi reputazionali.